PME/ETI, un investimento ad impatto – Raphaël Moreau
La classe di asset delle piccole e medie capitalizzazioni è riconosciuta dagli investitori per le sue sovraperformance sul lungo termine, rispetto alle large cap, ma l'impatto di queste PMI/ETI (aziende di dimensioni intermedie) sull'economia reale e sull'occupazione a livello locale è meno noto.
Gli investimenti nelle PMI francesi consentono di dare dinamismo al tessuto economico locale su tutto il territorio, in quanto il 50% delle PMI quotate in Borsa ha sede nelle regioni in cui opera. Essi permettono inoltre di favorire la creazione di posti di lavoro. Fra il 2009 e 2019, le ETI francesi (aziende di dimensioni intermedie, ossia con organici compresi fra 250 e 4.999 dipendenti e un fatturato non superiore a 1,5 miliardi di euro) hanno creato in Francia un numero di posti di lavoro 7 superiore a quello delle grandi imprese.
Ad esempio, dalla sua introduzione in Borsa nel 2012, la società ID Logistics ha quasi raddoppiato il numero dei suoi dipendenti in Francia, passando nel 2019 a 6.500 unità distribuite su tutto il territorio. Lectra, che ha scelto di restare radicata a Bordeaux, in particolare per le sue attività più avanzate nell'ambito della R&S (mentre il suo principale concorrente ha delocalizzato da tempo in Cina), ha visto i suoi organici in Francia crescere del 50% nell'ultimo decennio. Lumibird ha registrato dal canto suo una crescita del 41% degli effettivi nell'arco di due anni, per raggiungere quota 604 dipendenti a fine 2019. Per le assunzioni, la società favorisce la formazione e la riconversione professionale, permettendo in questo modo l'inserzione di personale meno qualificato o che è uscito dal mercato del lavoro. A tal fine, l’azienda ha siglato un accordo di collaborazione con gli uffici di collocamento, per proporre colloqui di lavoro costruiti come test di abilità.
Questo tipo di investimento è doppiamente interessante in quanto le PMI sono in genere poco indebitate e pronte a partecipare al consolidamento dei rispettivi comparti.
La gestione esemplare durante la crisi di 2008/2009 ha consentito al produttore di camper Trigano di uscire da questa fase con un bilancio rafforzato e di diventare il principale protagonista del consolidamento del mercato. La società è ormai leader in Europa, con una quota di mercato del 20% (contro il 10% nel 2010).
Le PMI controllate dai fondatori e/o da imprenditori familiari
Le PMI controllate da fondatori e/o imprenditori familiari hanno una promettente visione a lungo termine, che permette una coincidenza di interessi tra manager, azionisti, dipendenti e clienti. Un approccio in contrasto con quello delle PMI controllate da fondi di private equity, che sono generalmente più interessate all'IRR a breve termine. Voyageurs du Monde è un buon esempio. Guidata dai suoi tre fondatori e azionisti chiave, Voyageurs du Monde è una società particolarmente innovativa in un mercato ormai maturo. Il gruppo è un precursore in molti aspetti legati alle sfide extra-finanziarie della sua attività, pur essendo una delle aziende più redditizie del suo settore.
Questa coincidenza di interessi è un indubbio argomento in favore di una sana gestione (debito contenuto, liquidità e/o attivi significativi, crescita esterna ragionata), fonte di utili in costante aumento. Hexaom, meglio conosciuta con il vecchio nome Maisons France Confort, con sede ad Alençon, è il perfetto esempio di un'azienda a controllo familiare che è riuscita, nel tempo, a diventare il leader francese nella costruzione di villette monofamiliari, attraverso un modello ibrido e metodico di crescita interna ed esterna. La società ha un bilancio sempre molto solido, in grado di far evolvere l'azienda e il suo modello di business, in linea con i nuovi sviluppi della società. Il lockdown e la prospettiva di uno smart working più diffuso hanno risvegliato il desiderio dei francesi di vivere in una casa con giardino, con una conseguenza crescita degli ordinativi nei prossimi anni.
La classe di attivi dimostra in questo modo tutta la sua rilevanza. In più, attira ora nuovi afflussi da parte di investitori istituzionali, attratti dallo sconto di valutazione che è aumentato negli ultimi anni rispetto alle large cap, ma anche nel tentativo di sostenere il tessuto industriale locale.
Questo interesse potrebbe anche accelerare in futuro con l'attuazione della legge francese "Pacte" sul risparmio dei dipendenti, che offre vantaggi fiscali per gli investimenti diretti nelle PMI/ETI.